Tema di partenza per la manifestazione che nel 2025 coinvolgerà i musei dell’Euregio saranno le Guerre dei contadini del 1525. A informare sull’Anno museale in programma e discutere sui possibili approcci al tema era dedicato l’incontro organizzato il 2 settembre a Bolzano dall’Ufficio Musei e ricerca museale e dall’Associazione Musei Alto Adige.
Nel maggio dell’anno scorso la Giunta dell’Euregio Tirolo-Alto Adige-Trentino ha fissato come tema centrale dell’Anno museale Euregio 2025 le Guerre contadine del 1525. L’invito a musei e luoghi espositivi dei tre territori è di sviluppare mostre e progetti ispirati proprio ad esso. Per preparare l’Anno museale 2025, il 2 settembre l’Ufficio Musei e ricerca museale insieme all’Associazione Musei Alto Adige ha organizzato un incontro informativo a Bolzano, a cui hanno preso parte operatrici e operatori museali da tutta la provincia. Philipp Tolloi dell’Archivio provinciale di Bolzano ha fornito un’introduzione storica alla rivoluzione del 1525, che ha funto da base per la successiva ampia discussione sui possibili punti di collegamento per le istituzioni museali. La direttrice dell’Ufficio Musei e ricerca museale Monika Conrater ha informato sui prossimi passi in programma e sulle possibilità di finanziamento per i musei altoatesini. Marlene Messner, direttrice amministrativa dell’Associazione Musei Alto Adige, ha infine invitato i partecipanti a portare delle proposte di titolo per l’Anno museale. Obiettivo della manifestazione era di rendere possibile un confronto comune con il tema e mostrare le molteplici possibilità di approcciarlo.
L’Anno museale comune dell’Euregio si è tenuto per la prima volta nel 2021. L’obiettivo è di rafforzare la collaborazione e lo scambio di conoscenze tra i musei dei tre territori, favorire lo sviluppo di un’offerta museale varia e radicare l’Euregio nella società.
Didascalia: da sin., Monika Conrater, direttrice dell’Ufficio Musei e ricerca museale, Philipp Tolloi dell’Archivio provinciale e la direttrice amministrativa dell’Associazione Musei Alto Adige Marlene Messner. Foto Ufficio Musei e ricerca museale/Igor Bianco